Alan Scuro – Episodio XXXIII – Io sono tua figlia!

Un passo storpio d’ombra fra le ombre notturne del centro storico, un volto oscuro fra i mattoni arancioni.

Lira e Aiello percepivano distintamente il battito del cuore dell’altro, nonostante le sferzanti pale degli elicotteri, il cigolio delle bocche di cannone che lentamente ruotavano lo sguardo verso la casa, lo sfrecciare degli UFO-pentola in circolo sopra al camino spento e le intimidazioni di Tod Secret.

– Uscite subito di casa, predestinati!

– Perché sennò cosa ci farete?! Semplicemente non potete toccarci! – gli urlò Aiello dalla finestra con le doppie zanzariere che lui stesso aveva costruito. Difatti erano fosforescenti. Poi abbassando il tono della voce, il predestinato americano si rivolse a Lira: – Dai, prendimi lo scottex.

Lira corse in cucina. La felpa verde le stava grande, facendole da gonna e coprendole anche le mani. Sulla schiena, in una grafica minimalista, era stampato il simbolo dell’alieno ciclopico in procinto di essere colpito da due missili. Il logo rielaborato della Divisione Moda per l’Accettazione della Chimichanga Dam, che spopolava fra i giovani influencer e che lei aveva direttamente sottratto al coinquilino. Visto il prezzo.

– Eccoti lo scottex, è rimasto solo questo.

– Annusalo – le disse il predestinato porgendole l’ultimo strappo di carta assorbente. – E se è finito è perché io questa casa la tengo pulita, Lira. Io.

– Odora di scottex.

– Annusalo meglio e pensa a quando eri bambina, all’odore dello scottex di allora.

– Volete uscire, dai, Aiello… Ti prego! – Tod Secret aveva abbassato i toni. Difatti dopo una breve riunione con gli altri due secret generali, Rob e Xiu, i triumviri convennero che effettivamente tutto quel dispiegamento di forze belliche era stato sostanzialmente inutile. I Predestinati erano le sette colonne che evitavano la caduta del cielo maleodorante sulla Terra. Erano degli intoccabili, e sapevano di esserlo. Quasi tutti.

– Aiello, ho paura, – disse Lira dando altre due annusate, – ma ora che me lo fai notare l’odore è diverso.

– Di che sa?

– Cur… Ment… Coriandolo, sa di coriandolo!

– Ci sei quasi, Lira.

– Stiamo per irrompere in casa! Aiello Lightbeam… Uscite! Per favore… – Tod Secret stava diventando patetico.

– No, non è coriandolo… – disse Lira con la faccia schifata. – Quando ero bambina odorava di fiori, tipo, ma adesso… adesso… Lo scottex puzza di cimice morta!

Nel chiasso che l’Esercito della Dam produceva nel piccolo Monsampietro Mollico, Aiello spiegò a Lira il perché di quell’esperimento sensoriale. Quando il numero di cimici superava la cosiddetta Soglia di Bias, voleva dire che negli alberi se ne erano accumulate talmente tante che il loro odore di morte sarebbe sopravvissuto addirittura alla trasformazione degli arbusti in scottex. Anche nella carta comune delle fotocopiatrici in quei tremendi casi era possibile riscontrare l’odore dei Nemici dell’Umanità, tuttavia per percepirlo sarebbe servito una sorta di sommelier olfattivo della cellulosa. – Se lo scottex si chiama anche carta assorbente un motivo c’è, ovvero che assorbe. Anche gli odori, compreso il più maleodorante di tutti.

Era…

– Semplice, Lira. Non credi? Ma gli avevo promesso di non dirti nulla…

– A chi?

– Ad Alan Scuro, tuo…

In quel momento Aiello e Lira e la casa furono scossi da un violento spasmo. I due ragazzi si abbracciarono per la paura. Caddero vasi, sedie e Rito Satanico spiccò un balzo aggrappandosi al lampadario oscillante. Stretti, Lira e Aiello pensarono che i Secret avessero sparato un colpo d’avvertimento contro il secondo piano, ma non erano stati loro a provocare quello scossone. E nemmeno quello dopo.

Attraverso la zanzariera fosforescente, Aiello scorse una camionetta della Chimichanga Dam in fiamme.

– Chi è stato?! – strillò Tod Secret col megafono che per lo spavento teneva premuto sulle labbra notando qualcuno uscire indenne dalle fiamme. – Quell’arma tutta colorata… la chiave del Remo-Tob! Non sarà mica?!

Un’ombra nera, un’ombra oscura, una porzione di notte cosmica incappucciata in un lungo mantello di tenebra, fu quello che Tod Secret stava vedendo avvicinarsi, con andatura ciondolante ma decisa. Era una figura losca, abissale e dal passo incerto, che con quell’arma inconfondibile in mano uno dopo l’altro faceva esplodere ogni giocattolo da guerra che, circondando la casa di Lira, gli ostacolava il passo.

Zoppicando fra le fiamme divampanti in evanescenti capitelli di fuoco, l’uomo dalla pelle tramutatasi in oscurità fu dunque riconosciuto da tutti i Secret, da Aiello e persino da Lira. Era Alan Scuro, ed era letteralmente incazzato nero.

(Continua…)

L’Episodio XXXIV di Alan Scuro – Io sono tua figlia! (Seconda parte)– verrà pubblicato, sempre qui, il giorno 08-09-2023, alle ore 00:00.

Grazie per il vostro tempo. L’autore, Francesco Maurizi

(La storia, i luoghi e i personaggi di questo e di tutti gli altri racconti presenti in questo sito, sono frutto della fantasia dell’autore degli stessi, Francesco Maurizi, e come tali, sono protetti dal diritto d’autore.)

Episodio 33

Il racconto è finito, per ora. Grazie per il tuo tempo e, se ti va, condividilo!

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